Ambientato nella Barcellona del XIV secolo, la nuova serie Netflix “Gli eredi della terra” (Heirs to the Land) racconta la vita di un ragazzo di umili origini che si ritrova nel mirino del più antico conflitto religioso avvenuto in Spagna: l’inquisizione.
Rilasciata su Netflix lo scorso mese, “Heirs to the Land” sembra, a prima vista, la solita soap- opera spagnola. Ed in un certo senso lo è. Caratterizzata dal familiare mix di romanticismo, violenza e una drammatizzazione di eventi storici chiave nella Spagna medievale, la serie ha già riscosso un successo internazionale.
Tuttavia, “Eredi della terra” fa anche un tuffo in profondità sul significato della vita ebraica in Spagna nel momento in cui il paese, rigidamente cattolico, iniziò gradatamente la persecuzione delle minoranze che culminò con l’Inquisizione. La serie riflette un crescente interesse che la Spagna nutre nei confronti dell’esplorazione dei capitoli storici ed ebraici spesso trascurati.
“C’è una crescente consapevolezza in Spagna che la storia sefardita non riguarda “loro” ma “noi””, ha detto David Hatchwell Altaras, ex presidente della Comunità ebraica di Madrid e uno dei co-fondatori del museo ebraico della città.
I creatori dello show hanno confermato di voler andare oltre le scene drammatiche di esecuzione e violenza tipiche delle produzioni spagnole che drammatizzano la storia ebraica sefardita. “Ci sono molteplici riferimenti all’Inquisizione e all’antisemitismo, ma volevo andare oltre e mostrare la storia della vita di un ebreo in Spagna appena prima dell’espulsione”, ha detto il produttore esecutivo Jordi Frades.
L’esordio di “Heirs to the Land” ha accontentato il pubblico” ha detto Frades. Dalla sua uscita, lo scorso 15 aprile, la serie ha scalato la lista posizionandosi tra i 10 dieci show più visti di Netflix in 50 paesi, tra cui Israele e Francia, secondo quanto riportare dalle informazioni della piattaforma Netflix.”È qualcosa di fantastico per me specialmente perché la serie è stata realizzata con un budget davvero ridotto”, ha detto Frades.
Hatchwell, il co-fondatore del museo ebraico di Madrid, ha dichiarato di non essere sorpreso dall’interesse del pubblico per la serie. La legge del 2013, approvata all’unanimità in Spagna che concedeva la cittadinanza ai discendenti di ebrei sefarditi ha “posto in primo piano l’Inquisizione”, ha spiegato Hatchwell. Anche il Portogallo ha approvato una legge del genere nel 2013. Decine di migliaia di discendenti di ebrei sefarditi si sono naturalizzati in entrambi i paesi in base a queste leggi.
Sembra dunque esserci una maggiore consapevolezza che in realtà l’eredità sefardita sia un’eredità spagnola”, ha detto Hatchwell, citando uno studio del 2008 in cui sono stati osservati geni sefarditi in circa il 20% di circa 1.000 uomini spagnoli presi in esame.
Secondo Hatchwell, l’attuale interesse per l’Inquisizione fa parte di un più ampio interesse nei confronti della storia in un momento in cui la Spagna sta “vivendo una questione di identità”, alimentata dalle tensioni attorno al separatismo in Catalogna e dalle crisi attorno al nazionalismo basco. L’emergere di temi ebraici nella cultura popolare spagnola è potenzialmente un vantaggio per gruppi come Reconectar, che tentano di costruire ponti tra i discendenti degli ebrei sefarditi e il mondo ebraico.
Questa tendenza avvantaggia molteplici iniziative storiche e culturali, tra cui la digitalizzazione dei documenti dell’era dell’Inquisizione per la ricerca genealogica, e l’adesione della Spagna al Portogallo nell’istituzione di una giornata nazionale in ricordo delle vittime dell’Inquisizione.