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    Studio israeliano conferma: la quarta dose del vaccino protegge gli over 60 tre volte di più da malattie gravi

    Secondo un recente studio scientifico proveniente da Israele, una quarta dose del vaccino contro il Covid-19 fornirebbe alle persone di età pari o superiore a 60 anni una protezione tre volte più efficace anche da altre malattie gravi.

     

    Pubblicato nel periodico accademico sottoposto a revisione paritaria The New England Journal of Medicine, lo studio è stato scritto da diversi autori israeliani – tra cui il Direttore generale del Ministero della Salute, il prof. Nachman Ash e il capo dei servizi sanitari pubblici, la dott.ssa Sharon Alroy-Preis – e si basava interamente sui dati del Ministero della Salute israeliano dal lancio della quarta dose di vaccino all’inizio del 2022.

     

    Israele aveva iniziato a somministrare la quarta dose di vaccino Covid-19 agli israeliani di età pari o superiore a 60 anni il 2 gennaio scorso. Ciò ha coinciso con l’arrivo della variante Omicron di SARS-CoV-2, un nuovo ceppo di Coronavirus. Tuttavia, circa quattro mesi dopo, l’effetto della quarta dose sulla prevenzione delle malattie gravi causate dall’infezione doveva ancora essere studiata e approfondita dagli specialisti.

     

    Sulla base dei dati, riscontrati dopo la somministrazione della quarta dose del booster, le persone di età pari o superiore a 60 anni che hanno ricevuto tutte e quattro le dosi, erano tre volte più protette da malattie gravi rispetto a coloro che avevano ricevuto solo tre dosi di vaccino. Questi risultati riflettono studi precedenti dei fondi sanitari israeliani e del Ministero della Salute sull’efficacia della quarta dose nella protezione contro le malattie gravi.

     

    Già a gennaio, un rapporto del ministero della Salute aveva rilevato la maggiore protezione della quarta dose del vaccino, fino a tre volte tanto del vaccino, nei pazienti over 60. Uno studio pubblicato a marzo sul New England Journal of Medicine, tuttavia, aveva rilevato che il quarto vaccino offriva poca o nessuna protezione rispetto alle tre dosi nei pazienti giovani e sani. Per quanto riguarda invece l’infezione sintomatica, ha fornito una certa protezione, rendendo il virus molto meno aggressivo.

     

    Uno studio condotto invece da Clalit Health Services all’inizio di aprile, ha rilevato che il quarto vaccino ha di fatto comportato una riduzione del 78% dei decessi correlati al Covid-19 negli adulti di età compresa tra 60 e 100 anni, confermandone l’efficacia.

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