Ruth Dureghello viene confermata presidente della comunità ebraica di Roma per la seconda volta consecutiva. Un risultato che va oltre le aspettative della vigilia, grazie al successo della lista “Per Israele” che conquista il 48% delle preferenze e supera l’ostacolo del 45% che consente di conquistare il premio di maggioranza e di scegliere quindi il presidente. Quest’anno, infatti, le liste in corsa erano sei, due in più rispetto al 2015. L’affluenza ha raggiunto il 34,55% (su 10.044 aventi diritto al voto), in calo rispetto al 36,11% della passata tornata elettorale. Quando mancano ancora gli ultimi conteggi, la seconda lista più votata, anche se con un distacco di oltre 30 punti percentuali, è “Menorah”, guidata da Ilan David Barda ed espressione dell’area di sinistra della comunità ebraica romana. Terza piazza, infine, per “Dor Va Dor”, la lista che fa riferimento ad Alessandro Sermoneta e considerata punto di riferimento degli ebrei ex profughi libici. “E’ una grande soddisfazione, il riconoscimento del risultato di questi ultimi quattro anni – le prime parole di Ruth Dureghello dopo la rielezione -. Sono felice per la fiducia che gli elettori hanno rinnovato a me e alla mia squadra. Continueremo a rappresentare la Comunità ebraica più antica d’Europa con orgoglio e impegno. Come promesso in campagna elettorale ci occuperemo delle fasce più deboli e dell’educazione ebraica. Vogliamo continuare ad essere con i nostri valori un punto di riferimento per questa città e per questo Paese”. Ora, in attesa di conoscere la composizione esatta dei 27 nuovi consiglieri, la presidente è già al lavoro per mettere in piedi la giunta che guiderà per i prossimi quattro anni la comunità ebraica più antica d’Europa. La conquista del 48% delle preferenze è un segnale chiaro di fiducia nei confronti della presidente che si dice comunque pronta a dialogare con le varie anime della comunità per continuare il lavoro cominciato nel 2015. (ANSA).