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    Felicità è stare insieme

    Racconta un midrash (Genesi, Rabbah 68:4) che una matrona romana chiese a Rabbi Yosse Ben Khalafa: «Cosa fa D-o dopo aver creato il mondo?». Il rabbino rispose che D- o organizza incontri tra i futuri sposi. La matrona, piccata, controbatté dicendo che lei avrebbe potuto fare lo stesso e meglio con le sue schiave e schiavi, unendoli in matrimonio. Il risultato dei matrimoni forzati non fu un granché brillante, poiché l’indomani mattina ogni coppia arrivò con la faccia tumefatta per gli schiaffi ricevuti o segnata da qualche ferita. La matrona ammise che combinare matrimoni era molto difficile, che D-o ha molto da fare e che trovare il compagno della vita è cosa impossibile senza il Suo intervento, perché D-o è un partner attivo in questa combinazione perfetta.

    Il midrash ci insegna che combinare matrimoni e far incontrare le persone nel modo giusto è difficile e che questa è una mitzvà molto importante per la sopravvivenza del nostro popolo. Creare occasioni che possano rendere felici gli altri, infondere benessere dando la possibilità di divertirsi stando bene insieme, con il valore aggiunto di riconoscere e restare attaccati alle proprie radici ebraiche e agli insegnamenti che abbiamo ricevuto è una grande e bella mitzvà. 

    Ci siamo confrontati con le nostre solitudini e a volte ci siamo sentiti persi a non poterci incontrare, a non avere un punto di riferimento che non fosse lo schermo del PC, la TV o il cellulare. Quasi ci fossimo dimenticati di cosa fosse una festa, una cena in pizzeria, un cinema o semplicemente una chiacchierata davanti a una tazza di caffè. Non siamo fatti per stare da soli. Dare importanza all’altro, esserci per l’altro, unire e condividere è il valore che  anima il WJS – World Jewish Singles.  Il gruppo si rivolge ai single over 35 iscritti alle comunità ebraiche italiane; nato nella Comunità Ebraica di Roma, si ripromette di pianificare feste ed occasioni di incontro inclusivo senza lasciare nessuno indietro, sempre nel pieno rispetto dei precetti ebraici e delle norme di sicurezza anti Covid.

    Nel suo team organizzativo sono attivi Claudio Pavoncello, Liana Yahel Di Veroli, Lina Sermoneta, Sara Hodara, Silvia Ottolenghi, Cinzia Di Veroli, Ghidon Fiano, Luca Zarfati, Angelo Sonnino. Il debutto è stato  il Gran Galà di Hanukkà, al quale ha partecipato il Rabbino Capo Riccardo Di Segni e Rav Pino Arbib, che ha riscosso un notevole successo in termini di partecipazione e di carica positiva che ha generato, tanto da aver ricevuto i complimenti di Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma che ha incontrato il team e ha dato il suo appoggio ad altre iniziative.

     

    “Cerchiamo noi stessi nella solitudine, ma la felicità è reale solo se condivisa” Into The Wild – Nelle Terre Selvagge.

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