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    Al Verano la commemorazione della deportazione del gennaio 1944

    Al Muro del Deportato, nel mezzo del Cimitero monumentale del
    Verano si è svolta questa mattina la consueta cerimonia di commemorazione delle
    centinaia di italiani arrestati il 4 gennaio 1944 e deportati nei campi di
    sterminio nazisti.

    La commemorazione, organizzata da Roma Capitale, dalla Comunità
    Ebraica di Roma e dall’Associazione Nazionale Ex Deportati – ANED, si è svolta
    alla presenza della Presidente CER Ruth Dureghello e del Sindaco Roberto
    Gualtieri.

    Inaugurato il 16 ottobre 1952, il Muro riporta i nomi dei
    cittadini romani deportati vittime del nazismo nei campi di sterminio.

    “Un luogo di Memoria fondamentale per la nostra città che deve
    essere valorizzato e, attraverso la ricerca, completato per ricordare tutti
    coloro che subirono questa terribile sorte” sottolinea la Presidente
    Dureghello.

    “Questi nomi appartengono alla storia di Roma e alla storia di
    tutto il nostro Paese – evidenzia Aldo Pavia, Presidente dell’ANED – Ci sono
    persone di religione ebraica, politici, artigiani, intellettuali, insomma uno
    spaccato della società. Questi momenti vanno al di là della commemorazione,
    sono momenti di costruzione della Memoria”.

    257 cittadini italiani, di cui undici ebrei. La
    prima deportazione politica, come ricorda lo stesso Gualtieri, ha colpito non
    solo la Comunità Ebraica, che ha pagato un prezzo pesantissimo per la follia
    nazista, ma tutta la città: il Sindaco si è soffermato dunque sull’importanza
    di completare il Muro con tutti i nomi dei deportati e sulla necessità di
    rendere visibili i luoghi della Memoria all’interno della città di Roma. “La
    Memoria ci ricorda che bisogna contrastare non solo le ideologie che hanno
    portato al nazismo e all’Olocausto, ma anche l’indifferenza – afferma Gualtieri
    – Ricordare ciò a cui hanno portato queste ideologie è fondamentale per evitare
    di non accorgerci quando ci sono dei pericoli e contrastarli in tempo”.

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