A Berlino l’antisemitismo sembra non essere morto anzi, sembrerebbe essere aumentato in modo significativo con numeri record. Uno scenario che preoccupa e che interessa diversi ambiti dell’ebraismo.
Il nuovo rapporto ha rilevato che l’antisemitismo a Berlino è aumentato in modo spaventoso specialmente nei primi sei mesi del 2021, con tre episodi di antisemitismo segnalati verificati in media ogni giorno.
Il rapporto, pubblicato giovedì dal RIAS, un istituto tedesco che monitora l’antisemitismo, ha registrato 522 casi di antisemitismo da gennaio a giugno 2021, con un aumento del 17% rispetto all’anno precedente.
Quasi la metà degli incidenti si sono verificati nel mese di maggio, quando si sono intensificati gli scontri tra Israele e Hamas. Il totale registrato è stato il più alto dal 2018.
Lo studio ha registrato 22 casi di danni materiali; 12 attacchi fisici; 47 casi di abusi verbali e molestie, e 35 proteste antisemite. Senza considerare circa ventisei 26 lettere che sono state spedite con insulti e frasi contro gli ebrei. Quasi la metà degli incidenti aveva una connessione con l’antisionismo dunque connesso ad Israele. Il restante 43% riguardava un antisemitismo “post-Shoah”, ovvero legato al negazionismo di quanto accaduto durante la Seconda guerra mondiale. Un quinto degli incidenti riguardava invece teorie cospirative antisemite legate agli ebrei che controllerebbero il mondo attraverso il potere politico o economico.
Il rapporto spiega infine: “Questo mostra quanto siano diffusi gli atteggiamenti antisemiti in tutti gli spettri politici, e quanto l’antisemitismo, come una sorta di rumore di fondo, accompagni la vita quotidiana degli ebrei di Berlino”.