Tre
sono gli arresti effettuati a seguito della manifestazione antisemita avvenuta
giovedì scorso, in Polonia, durante il giorno dell’indipendenza. A confermarlo,
è il ministro dell’Interno polacco Mariusz Kaminski, che ha twittato: ”Non c’è
consenso all’antisemitismo e all’odio basato su nazionalità, religione o etnia.
Di fronte agli organizzatori del vergognoso evento di Kalisz, lo Stato deve
mostrare la sua spietatezza e determinazione”
Un
odio ed un disprezzo senza precedenti, l’ha definito la Comunità ebraica
locale, secondo la quale i governi statali e locali hanno “rinunciato al
ruolo di principale organizzatore del Giorno dell’Indipendenza, lasciando così
spazio all’estrema destra di utilizzare le assemblee pubbliche per predicare
antisemitismo, xenofobia ed omofobia”.
L’Unione
delle comunità ebraiche polacche ha rivendicato l’appartenenza al proprio
paese, dicendo:” Siamo entrambi ebrei e polacchi. Ci chiediamo, tuttavia,
perché il nostro diritto a considerare la Polonia come la nostra casa viene
messo in discussione sempre più spesso e sempre più apertamente?”.