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    83 anni dalla “Notte dei cristalli”: La European Jewish Association ad Auschwitz contro il virus dell’antisemitismo

    In concomitanza con quello che è l’83esimo anniversario della Kristallnacht, la European Jewish Association ha voluto organizzare un importante incontro con i rappresentanti delle diverse Cancellerie ed associazioni, ebraiche e non, a Cracovia per discutere su come combattere un virus, che è cresciuto parallelamente con la pandemia, quello dell’antisemitismo.

     

    “Vi chiediamo di partecipare non solamente per commemorare la memoria delle vittime, ma per porre l’attenzione sulla lotta all’antisemtismo. – ha dichiarato Rabbi Menachem Margolin – E in questo l’Europa sta fallendo.”

     

    Diversi saluti istituzionali, tra cui quelli della Primo Vicepresidente del Parlamento Europeo Roberta Matsola e  il Presidente dell’Assemblea Nazionale della Slovenia Igor Zorčič, il Presidente del Parlamento del Montenegro Aleksa Bečić, hanno anticipato quelli che sono le principali tematiche su cui l’associazione ebraica ha voluto porre l’attenzione, ovvero tutte quelle sfaccettature dell’educazione contro l’antisemitismo.

     

    Due le grandi tematiche toccate nella prima parte del convegno: l’importanza nel raccontare la Shoah nel 2021 e le misure adottate dai Ministeri dell’Istruzione dei diversi Paesi membri per contrastare l’antisemitismo nelle scuole e nei campus.

     

    “La Shoah è stata un tragedia per l’umanità, e per questo è parte imprescindibile dei nostri programmi scolastici” ha dichiarato il Segretario di Stato per l’Educazione inglese Nadhim Zahawi rimarcando il fatto che “bisogna avere tolleranza zero riguardo tutte le forme di antisemitismo che si manifestano nelle classi. È necessario che le università adottino la definizione IHRA.”

     

    Ma il vero strumento per contrastare l’odio antiebraico è tramandare la memoria della Shoah attraverso le parole dei sopravvissuti nelle scuole, come ha voluto ricordare Regina Suchowolsky-Sluszny, Presidente del Forum delle Organizzazioni Ebraiche, che da decenni si occupa di questo, visitando centinaia di istituti nel Paese. “Lo farò fino a quando il mio corpo me lo permetterà” con queste parole la sopravvissuta ha voluto rimarcare l’importanza della testimonianza diretta.

     

    A chiudere il Simposio organizzato dall’EJA una sessione incentrata sulla sicurezza, in particolare gli strumenti utilizzati dalle diverse Cancellerie, ma anche dai colossi come YouTube, per contrastare i discorsi d’odio e soprattutto l’antisemitismo. E proprio per il ruolo avuto dalle forze dell’ordine nel prevenire ogni possibile minaccia alle comunità ebraiche italiane l’associazione belga ha voluto insignire il Capo della Polizia di Stato, il prefetto Lamberto Gianni, del King David Award.

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