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    Sukkot: la festa “green”. Un inno alla bellezza dei colori autunnali

    Il verde, un colore dominante in autunno, nel suo schema cromatico spesso accompagnato a sfumature di marrone o qualche punta di rosso. È così da secoli, i colori dell’autunno sono intrisi della tradizione ebraica e di un comandamento della Torah che vede gli ebrei consumare pasti e dormire, per sette giorni sotto una capanna chiamata Sukkah, la commemorazione del ricordo del tempo in cui gli antenati vivevano nel deserto, in rifugi temporanei chiamati Sukkot, mentre viaggiavano dall’Egitto pieni di speranza verso la terra promessa.

    La festa di Sukkot, non casualmente, giunge al culmine della stagione del raccolto, quando i contadini in passato costruivano Sukkot nei loro campi per trascorrere le notti vicino ai loro raccolti, massimizzando le ore di raccolta dei frutti della terra. Così i mercati in Israele, in questo periodo dell’anno si vestono di colori autunnali, offrendo le specie tipiche della festività di Sukkot. Un tripudio di colori e di odori che annunciano la stagione che sta per iniziare, dando la possibilità di godere di ciò che la natura ha da offrire. 

    La Sukkah può essere fatta di qualsiasi materiale, e infatti in Israele spopola la tendenza di costruirne di particolarissime, e di offrire perché no, un tour virtuale delle Sukkot più belle e singolari, come riportato dalla rivista online Israel2c. Tuttavia, secondo la tradizione ebraica il tetto deve essere di un materiale naturale come, ad esempio, rami o canne di bambù, con spazi ampi abbastanza in modo tale che il cielo sia visibile alle persone all’interno.

    Se il verde è il colore di Sukkot, il verde è il colore anche dell’eco sostenibilità a cui non si rinuncia in Israele neppure durante i periodi di festa. Così negli ultimi anni in molti hanno optato per la costruzione di capanne nel rispetto della natura e dell’impatto ambientale, trasformando questa ricorrenza in una festa “green” sotto ogni punto di vista. Su Isral21c vengono proposte una serie di idee per rendere la Sukkah più ecologica possibile. Come, ad esempio, riciclare le antiche decorazioni della Sukkah, senza bisogno di comprarne delle altre, o utilizzare cartoni, bottiglie e vecchi CD. Oppure servirsi di vecchie tende o lenzuola per riempire gli spazi della capanna. Per quanto riguarda le decorazioni, si possono raccogliere pigne cadute, rami verdi e foglie decorative pere appenderle al soffitto, o ai muri per un effetto naturale e caratteristico. Sebbene sia universalmente risaputo che i piatti di carta e le posate di plastica rappresentino un grande nemico dell’ecologia, sono un valido alleato quando si tratta di organizzare cene di festa. Le stoviglie biodegradabili sono l’alternativa perfetta da utilizzare sotto la Sukkah. E per finire, dopo quasi un mese di festa, dopo il Rosh- Hashana, il Capodanno ebraico, e Kippur, il solenne digiuno, in cui si è mangiato a non finire, perché non tenersi leggeri sotto la Sukkah rinunciando alla carne e prediligendo pasti vegetariani? 

     

    Il verde è anche il protagonista dei componenti del Lulav, che si combina incrociando quattro specie: Etrog, il cedro; Aravah, il salice; Hadas, il mirto; Lulav, le fronde di palma- che danno origine al simbolo principale di Sukkot.  

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