La capitale del Brandeburgo ha di nuovo una sinagoga, la prima dalla fine della Seconda guerra mondiale. Potsdam, in Germania, è una città al confine con Berlino, ed ha una popolazione di 178.000 abitanti. Mercoledì ha annunciato l’apertura della sua prima sinagoga oltre 80 anni dopo che la sinagoga della città venne distrutta dai nazisti durante la notte dei cristalli. Annesso alla nuova sinagoga, è previso un centro di studi ebraici.
L’apertura della sinagoga fa parte di un evento che segna la creazione del Centro europeo per le borse di studio ebraiche presso l’Università di Potsdam, secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Jüdische Allgemeine. Il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, Josef Schuster, e il presidente dell’Unione europea degli ebrei progressisti, Sonja Guentner, hanno portato i rotoli della Torah nella sinagoga.
La sinagoga, con spazio per 40 fedeli, è stata costruita con fondi internazionali. Molti degli oggetti religiosi all’interno, sono stati realizzati in Israele e includono le rappresentazioni simboliche delle 12 tribù di Israele scolpite in altorilievo.
Situata nel Neues Palais in Palace Park, la sinagoga sarà il collegamento tra due seminari rabbinici, l’Abraham Geiger College e il Zacharias Frankel College, e la School of Jewish Theology, dove sono iscritti circa 80 studenti, di cui circa un terzo studia per diventare rabbino o cantore.
I nazisti distrussero la sinagoga di Potsdam tra il 9 e 10 novembre 1938, durante la Kristallnacht (Notte dei cristalli), la terribile notte di distruzione nella quale si scatenò tutta la furia antisemita contro negozi, sinagoghe e edifici ebraici.
Insieme a molte altre sinagoghe in tutta la Germania, anche nell’Austria recentemente annessa, nel territorio dei Sudeti (aree settentrionali, meridionali e occidentali dell’ex Cecoslovacchia) e nella Città Libera di Danzica (una città-stato semiautonoma esistita tra il 1920 e il 1939) vennero distrutti la maggior parte degli edifici ebraici.