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    Combattere la violenza sulle donne con la tecnologia

    Braccialetti digitali, sofisticati dispositivi di monitoraggio in casa, app nascoste, che avvisano quando si sospetta che qualcuno stia spiando oppure che inviano un segnale alla polizia attraverso il rilevamento vocale di una parola in codice. 

    In occasione del Terror at Home Forum, organizzato nell’ambito della Commissione annuale delle Nazioni Unite, l’Ambasciatore d’Israele presso gli Stati Uniti e le Nazioni Unite Gilad Erdan, insieme a Linda Thomas Greenfield, Ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, ha fortemente sollecitato l’uso dell’innovazione e della tecnologia contro la violenza domestica. 

    Alla loro richiesta si sono uniti la ONG Michal Sela Forum e la UJA-Federation di New York. Lo riporta in un ampio articolo YNet news.com.

     

    “Quando ricoprivo il ruolo di Ministro della Pubblica Sicurezza – afferma l’Ambasciatore Erdan – ho usato le nostre tecnologie avanzate israeliane, insieme ai servizi di intelligence e alla polizia, per sviluppare algoritmi e altre tecnologie che ci hanno aiutato a prevedere futuri terroristi solitari e lo stesso può essere applicato a questo fenomeno, per cercare di rintracciare e di prevedere chi sarà il prossimo uomo violento “.

     

    Al Forum hanno partecipato decine di ambasciatori, alti funzionari delle Nazioni Unite, dipendenti di società tecnologiche globali e rappresentanti della comunità ebraica, tra cui alcune celebrità israeliane come Gal Gadot.

    L’ONG Michal Sela prende il nome da una donna di 32 anni, uccisa dal marito nel 2019 davanti alla loro bambina, in Israele. Nel Forum la sorella di Sela, Lily Ben Ami, si è soffermata sull’importanza che ha avuto l’Hackathon, organizzato l’estate scorsa in Israele, che ha visto la partecipazione dei più importanti colossi della tecnologia e di 1.800 esperti israeliani, che hanno gareggiato per lo sviluppo di dispositivi ultra moderni per combattere la violenza domestica.  

    La presidente di Google.org Jacqueline Fuller ha annunciato che Google destinerà 300.000 dollari all’organizzazione Michal Sela Forum. I fondi verranno utilizzati per fornire un programma di potenziamento tecnologico e per l’organizzazione di un nuovo Hackathon israeliano, volto a prevenire la violenza domestica.

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