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    350 accademici firmano una lettera a sostegno della definizione di antisemitismo dell’IHRA

    Alla vigilia di Yom HaShoah più di 350 accademici, professionisti e intellettuali di tutto il mondo hanno firmato una lettera a sostegno della definizione internazionale di antisemitismo dell’IHRA. La lettera è stata pubblicata da più di 15 gruppi ebraici di tutto il mondo.

     

    La lettera, che è stata promossa dal International Legal Forum, vede tra i suoi firmatari intellettuali degli Stati Uniti, del Regno Unito, Israele ed Emirati Arabi Uniti, uniti nel considerare l’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) “strumento inestimabile” in risposta al crescente odio antiebraico. La definizione di antisemitismo che è stata adottata dall’International Holocaust Remembrance Alliance nel 2016 descrive l’odio in tutte le sue varie forme ed è stata sottoscritta da 18 paesi membri dell’UE insieme ad altri nel mondo.

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    “La definizione dell’IHRA contempla i classici esempi di antisemitismo – si legge nel documento –   come l’incitamento all’odio contro gli ebrei, gli stereotipi, la demonizzazione e la negazione dell’Olocausto, così come forme più moderne di antisemitismo. La definizione riconosce che l’antisemitismo contemporaneo è spesso diretto contro lo Stato di Israele ed invita alla distruzione di Israele, lo paragona alla Germania nazista, utilizza doppi standard e la demonizzazione”.

     

    I firmatari aggiungono: “Quando l’esistenza di Israele viene delegittimata e minacciata, quando gli israeliani e gli ebrei sono esclusi a causa del loro legame allo stato ebraico, e quando le cospirazioni antisemite e i suoi stereotipi si manifestano dietro la maschera dell’avversità preconcetta nei confronti di Israele e dell’antisionismo, bisogna riconoscere che si tratta antisemitismo. L’odio diretto contro Israele, se lasciato incontrollato, si diffonde e prende di mira le comunità ebraiche della diaspora, che in gran parte sostengono lo Stato di Israele nella sua esistenza, ma non necessariamente si identificano con la sua politica. Rimaniamo basiti di fronte all’atteggiamento di chi non riconosca nell’adozione della definizione dell’IHRA un impegno concreto a sradicare l’antisemitismo, che va nella stessa direzione rispetto alla più ampia lotta contro il razzismo e l’oppressione. La pace e la riconciliazione tra popoli non possono progredire qualora sopravvivano fenomeni di negazione e delegittimazione del diritto del popolo ebraico alla sicurezza all’interno del suo Stato. Le richieste di distruzione di Israele, così come la discriminazione contro gli israeliani e gli ebrei di tutto il mondo, sono antitetiche ai diritti umani. Crediamo nel dialogo aperto e nella discussione critica con le persone in buona fede in tutto il mondo.  Tuttavia, quando gli israeliani e gli ebrei di tutto il mondo sono minacciati, dobbiamo alzare la voce.”

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