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    “Radici future”: diventare testimone dei testimoni

    Dare alle nuove generazioni gli opportuni strumenti per poter essere i futuri portatori del messaggio della Memoria. Questo l’obiettivo del progetto ‘’Radici future’’, organizzato dalla Fondazione Museo della Shoah, con lo scopo di coinvolgere fattivamente i ragazzi attraverso un percorso di formazione che possa condurre loro a poter raccontare con maggiore cognizione le vicende storiche che appartengono al periodo della persecuzione antiebraica del ventesimo secolo. 

     

    ‘’Sentiamo spesso parlare al riguardo di “passaggio di testimone” – dice Mario Venezia, presidente della Fondazione – ma si tratta di un procedimento che intende un ‘’cedere’’. Affinché questo accada, occorre che i giovani siano adeguatamente formati. Serve un affiancamento.”

     

    Lo scopo concreto è quindi quello di istruire i ragazzi affinché possano essere voci della Memoria e sperimentare quanto appreso divenendo guide all’interno delle mostre della Casina dei Vallati, sede espositiva della Fondazione. Questo viene reso possibile attraverso la costituzione di un team di esperti, che guideranno i partecipanti attraverso una serie di incontri, intervallati da test intermedi così da saggiare il livello progressivo di preparazione. L’iniziativa terminerà proprio con un’esperienza come guida all’interno delle sale del Museo, probabilmente a settembre, se le restrizioni dovute all’emergenza pandemica lo consentiranno.

    Molte le realtà territoriali coinvolte all’interno di ‘’Radici future’’: il Centro Ebraico Italiano “Il Pitigliani”, già fautore di “Memorie di Famiglia”, progetto che vede i giovani tramandare le storie dei propri nonni, il Liceo “Renzo Levi”, l’Unione dei Giovani Ebrei d’Italia (UGEI) e il Comune di Roma, che ha coinvolto i partecipanti di “Testimoni dei testimoni”, mostra esperienziale nata dalle impressioni e dalle idee degli studenti romani che hanno partecipato ai Viaggi della Memoria.

     

    ‘’Abbiamo deciso di partecipare al progetto perché pensiamo sia una bellissima opportunità di formazione e di crescita, e ci permette di essere utili anche nel poter ridare ciò che abbiamo ricevuto.’’ dice Elisabetta Di Renzi, studentessa e partecipante di ‘’Testimone dei testimoni’’.

     

    ‘’Come ebreo romano, credo sia importante studiare qualcosa che permea così tanto la nostra vita: qui viviamo a stretto contatto con la storia di quel periodo, e per questo è ancora più importante conoscere e tramandare. Spero di poter imparare molto da questo percorso, e sono sicuro che sarà una grandissima opportunità di crescita’’ aggiunge Bruno Sabatello, consigliere UGEI.

     

    Per l’occasione è stata inoltre lanciata con il Ministero dell’Istruzione l’iniziativa di creare un logo più moderno e adatto alla fase della didattica. È stata quindi costruita una giuria, alla quale sono pervenuti circa 140 loghi da istituti artistici. A vincere è stato Adrian Ungurianu Valerica, studente del Liceo Giovanni Caboto di Chiavari.

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