Mia Di Segni, una bambina della Comunità Ebraica di Roma, è
la vincitrice dell’importantissimo premio internazionale “My Family
Story”, programma ebraico promosso dal Museo “Beit Hatfutzot” di
Tel Aviv. E’ il museo che illustra la storia del popolo ebraico dall’esilio
fino ai nostri giorni. Una mostra permanente descrive argomenti come la
famiglia, la comunità, la creatività, l’esistenza e il ritorno. Vi si
organizzano anche mostre temporanee su soggetti inerenti le comunità ebraiche.
Scopo dell’istituzione è raccontare la storia dei 1900 anni della diaspora e
gli elementi che hanno reso possibile la sopravvivenza del popolo ebraico,
inserendoli nell’attualità.
Il progetto “My Family Story” ha coinvolto 20.000 giovani
ebrei provenienti da 28 paesi nel mondo. Ogni partecipante è stato incaricato
di creare un elaborato illustrante le proprie origini famigliari.
Mia Di Segni ha scelto di ricreare la propria stanza, mentre
altri partecipanti della Comunità romana hanno sperimentato numerose idee, tra
cui un camper con foto della propria famiglia, o un albero genealogico con i
nomi dei propri cari.
“Una grande soddisfazione per la Comunità Ebraica di Roma –
dice Giordana Moscati, Assessore CER alle Politiche Giovanili – Il fatto di
avere un lavoro dei nostri ragazzi in esposizione al Bet Hatfutzot ci riempie
davvero di orgoglio. Mi congratulo con il Dipartimento Educativo Giovani
diretto da Lidia Calò, con Mia per l’idea e la creatività e con tutti i ragazzi
che hanno partecipato al progetto con degli elaborati bellissimi.”
Il Dipartimento ha svolto un ruolo fondamentale per la
vittoria di Mia: in primis, la bambina è una frequentatrice dei loro corsi
domenicali; inoltre, proprio la Direttrice Lidia Caló é stata il tramite per
l’avvicinamento al progetto da parte dei giovani della Comunità: contattata da
Giorgia Kalowski, iscritta alla CER e ora collaboratrice del Bet Hatfutzot, ha
subito coinvolto all’interno del progetto quanti più giovani possibile, con il
consueto entusiasmo che l’ha resa una delle colonne portanti comunitarie, per
quanto riguarda l’ebraismo giovanile.
“Noi siamo molto contenti – afferma Lidia Calò –
attraverso la sua vittoria ha vinto tutta la Comunità romana con i suoi
studenti. Porterò personalmente a Tel Aviv il lavoro vincitore.”
Il Premio per Mia è un biglietto per Tel Aviv: tutti i
vincitori si incontreranno il 16 giugno per un raduno internazionale, durante
il quale avrà luogo l’esposizione di tutti gli elaborati.