L’Autorità nazionale palestinese (Anp) taglierà di circa il 40% i salari degli impiegati pubblici a causa della sua decisione di non accettare più il trasferimento dei fondi delle tasse raccolte da Israele dopo che questi ha trattenuto milioni di dollari destinati al sostegno dei detenuti palestinesi e loro familiari. Lo ha detto il ministro delle finanze Shukri Bishara in una conferenza stampa a Ramallah spiegando che la maggior parte dei tagli riguarderà però i salari più alti dei dipendenti pubblici e che gli stipendi più bassi, quelli attorno a 2000 shekel (circa 476 euro), circa il 50% del totale, non saranno toccati. Bishara ha spiegato che l’Anp ha contratto un prestito di 50 milioni di dollari (circa 45 milioni di euro) e che continuerà a farlo su basi mensili “durante il prossimo periodo”.