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    Gran Bretagna, aperta indagine antisemitismo Labour

    L’autorità per i diritti umani britannica ha annunciato che potrebbe aprire un’indagine formale su possibili discriminazioni di persone ebree da parte del partito laburista, la principale forza di opposizione del Paese. La Equalities and Human Rights Commission ha inviato una lettera al partito, che dovrà rispondere entro 14 giorni dal ricevimento. Sulla base della risposta la commissione potrà adottare una serie di misure, che vanno da un accordo volontario con il Labour a un’indagine in piena regola. Il partito ha immediatamente commentato: “respingiamo completamente qualunque suggestione che il partito possa aver agito illecitamente e collaboreremo pienamente con la commissione”. Se decidesse di aprire l’inchiesta formale la commissione potrebbe chiedere di ascoltare i vertici del partito e di accedere alla corrispondenza, alle email e ad altri documenti peer stabilire come il Labour abbia posto rimedio alle accuse di antisemitismo. 

    Un portavoce dell’autorità ha spiegato che “avendo ricevuto una serie di denunce relative all’antisemitismo nel partito laburista, riteniamo che il Labour possa aver illecitamente discriminato alcune persone per la loro provenienza etnica o credenza religiosa”. “Le nostre preoccupazioni ci bastano per considerare la possibilità di usare i nostri poteri di enforcement. Come previsto dalla nostre procedure, abbiamo dato al partito l’opportunità di rispondere alle accuse” ha aggiunto. L’authority ha già svolto un’indagine simile su Scotland Yard, nel 2016, accusata di molestie e discriminazioni ai danni agenti neri, provenienti da minoranze etniche, donne e gay. Un portavoce del partito laburista ha detto che “il Labour si impegna pienamente a sostenere, difendere e celebrare la comunità ebraica e le sue organizzazioni. Le denunce di antisemitismo ricevute da aprile 2018 riguardano lo 0,1% dei nostri iscritti, ma anche un solo antisemita nel nostro partito è di troppo. Siamo determinati ad affrontare l’antisemitismo e a a sradicarlo”. (

    Gideon Falter, della Campaign Against Anti-Semitism, ha detto che il gruppo è stato “obbligato” a cercare un’indagine esterna, imparziale” dopo che gli appelli della comunità ebraica a una linea di condotta severa contro l’antisemitismo nel partito sono stati “respinti in maniera persistente”. Il partito “ha ripetutamente fallito l’obiettivo di affrontare il problema dell’antisemitismo, un fatto che ha provocato l’abbandono di parlamentari e iscritti. E’ un destino triste che quello che è stato un tempo un grande partito antirazzista sia sotto indagine da parte di un’authority che lui stesso ha creato dieci anni fa”. Il Jewish Labour Movement ha detto di aver chiesto a novembre alla commissione di indagare se il partito laburista fosse “istituzionalmente antisemita”. “Non abbiamo preso questa decisione con leggerezza” ha affermato in una nota. “Dopo anni di razzismo antisemita sperimentato dai nostri componenti, e un lungo periodo di negazione, offuscamento e inazione di parte di chi aveva il potere di fare qualcosa, abbiamo pensato che non c’era altra scelta che ottenere un’indagine pienamente indipendente, non ostacolata da prassi interne corrotte. Tutto ciò che è accaduto nei mesi successivi alla nostra segnalazione supporta la nostra posizione che il partito laburista sia ormai istituzionalmente antisemita”. Il Labour è accusato di antisemitismo da metà 2016 e la sua leadership è stata accusata di tollerare una cultura fondata sul pregiudizio anti ebreo da una serie di parlamentari, alcuni dei quali hanno lasciato il partito. Il leader Jeremy Corbyn sostiene che sta affrontando il problema e ha rafforzato le procedure disciplinari interne. La settimana scorsa il parlamentare Chris Williamson è stato sospeso dopo aver accusato il partito di essersi “troppo dispiaciuto” e di aver “ceduto troppo terreno” ai detrattori.

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