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    IL SEGRETO DEI TUOI OCCHI SINISTRI

    In linea teorica,
    due occhi migliorano la visione; nell’Odissea si apprende che “Solo il grande
    Nettuno odio gli pose, perché dell’unic’occhio orbò l’immane Polifemo,
    fortissimo Ciclope”.

    Taluno vede
    meglio col sinistro, talaltro col destro, ma se si riesce a vedere con tutti e
    due, vale a dire, col supporto dell’uno all’altro, è meglio. Eppure, ciò è una
    rarità perché, sia per natura che per scelta, la Weltanschauung muta in modo
    radicale a seconda che si sia: a) dalla parte del bene (sinistra) o della
    ragione (destra), oppure b) della giustizia (sinistra) o dell’ordine (destra),
    ovvero c) del laicismo (sinistra) o dell’oltranzismo (destra) ,oppure d) della
    pace (sinistra) o della guerra (destra) o, infine e) dalla parte della
    cioccolata fondente (sinistra) o della Nutella (destra). Tutte scelte
    legittime, anche se l’ultima s’addobba di drammatiche tinte e di fosche
    opzioni.

    Sta di fatto
    che qualche occhio sinistro mostra talvolta delle difficoltà per mettere a
    fuoco il pregiudizio che discende dalla richiesta rivolta agli ebrei in sede
    radiofonica e televisiva (che non fa alcuna eccezione di cittadinanza,
    residenza, genere, età, titolo di studio ed idoneità fisico-sanitaria, basta
    l’ebraismo) di schierarsi contro Israele, richiesta che riveste la natura di
    un’ingiunzione (“mi meraviglio che..” e così via).

    A nessuno
    passerebbe per la testa di attendersi da tutti (ossia, tutti i cattolici, tutti
    gli shintoisti, tutti gli islamici, tutti gli animisti) un determinato
    comportamento, inteso come più cogente di un imperativo categorico kantiano.
    Ingiunzione che andrebbe completata con la descrizione delle conseguenze in
    caso di inadempimento.

    Cosa
    succederebbe se qualcuno dicesse che tutti gli africani in Italia debbono
    condannare una situazione x o y? Giustamente, nei casi descritti, tutti si
    indignerebbero. Taluni giornalisti di sinistra no, non percepiscono tale
    ingiunzione, (o come la si voglia definire) quando è rivolta agli ebrei, come
    discriminatoria e/o illegittima. Ipotizzo che la causa possa rinvenirsi nella
    percepita prevalenza dei nobili fini rispetto ai pedestri mezzi così come nella
    nota visione del bene ispirata più a Jean-Jacques Rousseau che a Karl Marx
    (semmai a V.I. Lenin).

    A proposito:
    il sei marzo 2019 Gadi Luzzatto Voghera presenterà alla Casina dei Vallati il
    suo libro “Antisemitismo”, edito per i tipi dell’Editrice Bibliografica. Ha
    anche pubblicato “Rabbini” (Laterza, 2007) e “Antisemiti a sinistra” (Einaudi,
    2011) ed altre opere ancora; è un raffinato intellettuale ed ascoltare la sua
    opinione potrebbe essere utile e stimolante; qualcosa di buono ne uscirà di
    sicuro.

     

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