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    Ministro istruzione premia studenti, "non dimenticare delirio nazista"

    E’
    giunto alla fase finale il concorso scolastico sulla Shoah. Sono state premiate
    questa mattina al Quirinale dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, alla
    presenza del Capo di Stato, Sergio Mattarella, le scuole vincitrici de ‘I
    giovani ricordano la Shoah’, il concorso nazionale che da diversi anni e’ volto
    a promuovere e  sviluppare progetti e
    iniziative didattiche finalizzate all’approfondimento e alla riflessione sulla
    Shoah per favorire la consapevolezza dei giovani su quanto e’ accaduto. Durante
    la premiazione il ministro Bussetti ha detto che “il ricordo del nostro
    passato e’ fondamentale per avere consapevolezza di chi siamo: e’ da quello che
    siamo stati come civilta’, nel bene e nel male, che possiamo determinare la nostra
    identita’ presente e futura in quanto individui. Il delirio nazista, la
    catastrofe della distruzione come indica la parola Shoah, perpetrati con la
    connivenza e la complicita’ dell’Italia fascista, non deve essere dimenticato,
    deve essere un monito presente in maniera costante davanti alle nostre  coscienze”. Il pericolo secondo il
    ministro dell’Istruzione e’ che “negli anni a venire la Shoah venga
    considerata all  stregua di un fatto
    storico tra gli altri, da analizzare unicamente con la distanza che si riserva
    ad un passato che non ci tocca piu’ da vicino perche’ di quel passato nel
    presente non ci sono piu’ tracce in carne e ossa”. Non ha caso ha
    ricordato agli studenti presenti al Quirinale che il Miur da anni e’ impegnato
    nel promuovere iniziative e progetti didattici finalizzati all’approfondimento sulla
    Shoah: il concorso, il viaggio della memoria ad Auschwitz-Birkenau, mostre
    itineranti attivita’ di sensibilizzazione per il personale scolastico. “Il
    ricordo – ha spiegato – deve rimanere vivo nel tempo perche’ non ci siano mai
    piu’ vittime. Lottiamo insieme affinche’ la coscienze non vengano
    anestetizzate, si tramandi la memoria delle vittime dell’Olocausto e la
    responsabilita’ nei confronti del prossimo venga conservata e rinnovata
    nell’oggi e nel domani”. 

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