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    EGITTO: INTERVISTA GAY IN TV, ANCHORMAN CONDANNATO A UN ANNO DI CARCERE

    Un anno di carcere per aver intervistato un omosessuale: è la condanna inflitta da un tribunale di Giza, in Egitto, al conduttore Mohamed al-Ghiety. Il presentatore televisivo è stato inoltre condannato al pagamento di una multa di 3.000 lire egiziane (circa 147 euro) per aver “promosso l’omosessualità”, come riferisce la Bbc. Secondo Al Ahram Al Youm, al-Ghiety è colpevole anche di “istigazione all’immoralità” e “disprezzo della religione” e la sanzione sarebbe di 1.000 e non 3.000 lire. Il tribunale ha poi stabilito che al-Ghiety sarà posto sotto sorveglianza per un altro anno, dopo che avrà finito di scontare la pena. Il verdetto del tribunale di Giza non è definitivo e, dietro una cauzione di mille lire egiziane, la pena può essere sospesa. Il caso è esploso con l’intervista a un uomo – dichiaratamente omosessuale e coperto da anonimato – andata in onda nell’agosto dello scorso anno sull’emittente privata Ltc Tv. Durante la trasmissione l’ospite aveva parlato della sua relazione con un altro uomo e del mondo dei sex worker. Il Consiglio supremo per la regolamentazione dei media aveva subito oscurato per due settimane il canale, accusato di “violazioni della professione”. Poi è arrivata la causa intentata dall’avvocato Samir Sabry, che in Egitto ha portato in tribunale anche altre celebrità. 

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