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    SHOAH: FIRENZE, AL VIA I LAVORI PER IL MEMORIALE DI AUSCHWITZ

    Sono iniziati
    i lavori al Centro Ex3 di Gavinana di Firenze per accogliere il Memoriale
    italiano di Auschwitz, opera d’arte contemporanea collocata nell’ex campo di sterminio
    e poi smantellata, che ha trovato una nuova casa a Firenze. Il costo del
    cantiere, un milione di euro, è stato finanziato dalla Regione. L’opera sarà
    inaugurata la prossima primavera. Il Memoriale è già arrivato in città ed è al
    momento sottoposto ad un restauro da parte dell’Opificio delle Pietre Dure grazie
    ad un finanziamento della Fondazione CR Firenze.

    Il memoriale
    fu inaugurato ad Auschwitz nel 1980 e all’ingresso presenta una targa scritta
    da Primo Levi in cui tra l’altro si legge: ‘Visitatore, osserva le vestigia di
    questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa
    che il tuo viaggio non sia stato inutile,che non sia stata inutile la nostra
    morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di
    ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le
    tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai’. Il Memoriale è costituito da una
    passerella lignea circondata da una spirale ad elica all’interno della quale il
    visitatore cammina come in un tunnel. La spirale è rivestita all’interno con
    una tela composta da 23 strisce dipinte da Pupino Samonà, seguendo la traccia
    del testo di Primo Levi, mentre dalla passerella sale la musica di Luigi Nono
    intitolata ‘Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz’.

    ”Siamo
    lieti – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – che proprio nell’anno in cui
    ricordiamo l’orrore delle leggi razziali questa straordinaria opera d’arte stia
    per tornare visibile a tutti, monito contro le atrocità della seconda guerra
    mondiale e di tutta la barbarie umana. Il Memoriale stava per essere
    smantellato e dimenticato e abbiamo fortemente voluto che fosse portato qui: Firenze,
    medaglia d’oro della Resistenza, è il luogo ideale per parlare di memoria ma
    anche di futuro, di pace, di vita”.

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