Dopo 56 anni dalla scomparsa e alla fine di complesse
ricerche, l’aviazione israeliana ha rintracciato nel Lago di Tiberiade i resti
di un suo pilota inabissatosi con il proprio aereo nel maggio del 1962. Yakir
Naveh, questo il nome del pilota, all’epoca stava addestrando un cadetto pilota
quando il velivolo, un Fouga Magister di fabbricazione francese, si schiantò
dopo essersi avvicinato troppo alla superficie del lago. La punta del Fouga
toccò l’acqua facendo avvitare l’aereo che poi si inabissò. Un anno dopo, nel
1963, un squadra di ricerche rinvenne il corpo del pilota cadetto, Oded Kouton,
ma di Naveh nessuna traccia. Nel 2000 le forze armate ripresero le ricerche ma
sempre senza esito. Solo nello scorso ottobre i resti di Naveh sono stati
localizzati e sono cominciate le operazione di recupero. Fino ad oggi il pilota
è stato considerato morto ma ignota la sua sepoltura. “Le ricerche – ha
detto un portavoce militare – fanno parte dell’impegno etico e morale
dell’esercito nel trovare tutti i soldati scomparsi, quelli prigionieri e tutti
quelli la cui sepoltura è in luoghi sconosciuti”.