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    Le magie di Lior Suchard: il mentalist

    Teatro Parioli
    a Roma, gremito in ordine di posto, ieri sera per lo spettacolo/evento – organizzato
    e promosso dal KKL Italia, la più antica organizzazione sionista/ecologista al
    mondo – di Lior Suchard, il mentalist israeliano di fama internazionale. Dopo
    avere calcato le scene di teatri di mezzo mondo, con apparizioni in programmi televisivi
    cinesi, giapponesi, americani, australiani e tanti altri, Suchard è giunto in
    Italia per offrire al pubblico uno spettacolo realmente sorprendente, che
    lascia gli spettatori increduli davanti alle sue capacità di ‘leggere nel
    pensiero’, di prevedere sequenze numeriche anche complesse, di memorizzare nomi,
    di influenzare le decisioni degli spettatori, di far apparire e scomparire
    oggetti. Suchard gioca con il pubblico e il pubblico, sospinto da una musica coinvolgente,
    gioca con lui, offrendosi come volontari – soprattutto quelli che si dicono
    scettici – per sottoporsi ai suoi esperimenti mentali. C’è molta
    professionalità, forse anche qualche abile trucco, ma Suchard sa come colpire l’immaginazione
    dello spettatore, lasciandolo impressionato e senza parole, quando indovina i
    nomi di alcuni, quando in mezzo a decine di persone sa con certezza quale mano chiusa
    a pugno, nasconde un anello. Non importa sapere se Suchard sia un abilissimo manipolatore
    e prestigiatore, o un preveggente o tutte e due le cose. Il risultato non
    cambia: il pubblico applaude mentre si interroga sulle sue capacità. Come è
    accaduto quando componendo una somma con numeri casuali (l’altezza di uno spettatore,
    il peso di un altro, l’età di un terzo, un fattore multiplo casuale) ha saputo
    prevedere in anticipo che il risultato finale sarebbe stato un numero
    particolare: il 7 7 I 7 I che letto al contrario ha formato la sigla K K L. Si
    è trattato di un omaggio che Suchard ha voluto rivolgere agli organizzatori
    dell’evento che ha visto la partecipazione del rabbino capo di Roma rav
    Riccardo Di Segni, dell’ambasciatore israeliano in Italia Ofer Sacks, del
    presidente della sezione italiana del KKL Sergio Castelbolognesi e del
    presidente mondiale del KKL Daniel Hayon che nel ringraziare il pubblico ha
    illustrato alcuni progetti: “grazie all’aiuto degli amici italiani, ebrei e non
    ebrei, il KKL è impegnato in due importanti progetti in Israele. Il rimboschimento
    di migliaia di ettari di terreno bruciati dai palestinesi vicino il confine con
    Gaza ma soprattutto il progetto di coltivazione e infrastrutturazione di una
    ampia zona desertica dell’Haravà”.

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