In occasione della Giornata
Europea della Cultura Ebraica, la Comunità Ebraica di Roma ha organizzato
presso il suo Museo una mostra intitolata “Sefardim. I codici medioevali
spagnoli della Comunità Ebraica di Roma” – che sarà esposta fino al 14 novembre
2018 – e un Convegno presso il Tempio Spagnolo durante il quale, su iniziativa
di Francesco Zanatta, sono state donate tre opere realizzate dall’artista
Francesco Medici alla Comunità Ebraica di Roma, all’Archivio Storico della CER
“Giancarlo Spizzichino” e a Silvia Haia Antonucci (responsabile
dell’ASCER). Tra i volumi esposti si segnalano quattro codici pergamenacei del
testo biblico opera di scribi di origine sefardita risalenti al 1202, al 1325,
al 1496 e al 1568 che conservano preziose micrografie in ebraico. Hanno aperto
i lavori del Convegno la presidente Ruth Dureghello e l’Assessore al Culto
Marco Sed che hanno messo in evidenza l’importanza dello studio di un gruppo
culturale radicato nella storia della città. E’ stata trattata la storia degli
ebrei sefarditi a Roma il cui apporto al culto e alla cultura comunitaria è
stato rilevante (G. Y. Franzone) e della Biblioteca della CER razziata dai
nazisti e non più ritrovata, tranne 25 volumi miracolosamente salvati (S. H.
Antonucci), sono state analizzate le caratteristiche paleografiche dei volumi
esposti (R. S. Di Segni), i bellissimi arredi cerimoniali sefarditi conservati
nel Museo Ebraico di Roma (Olga Melasecchi), ed è stato descritto il restauro
del codice risalente al 1202, il più antico conservato presso istituzioni
ebraiche italiane (M. Salvarezza) e le possibilità di divulgazione di tale
patrimonio attraverso i moderni strumenti digitali (Bruno e Roberto Di
Gioacchino).