La vita di un bebe’ palestinese, Mussa Assaqra, e’ stata salvata in extremis questo mese grazie alla donazione del cuore di un coetaneo israeliano, morto per una malattia, e ad un complesso trapianto condotto nel Centro medico Tel ha-Shomer di Tel Aviv. Mussa Assaqra, un bebe’ di 18 mesi afflitto da un difetto cardiaco, era stato ricoverato ripetutamente in un ospedale di Ramallah (Cisgiordania). Alcuni mesi fa era stato sottoposto a cure avanzate nell’ospedale Tel ha-Shomer (Sheba), ma le sue condizioni si erano egualmente aggravate e Mussa era stato collegato ad un apparecchio che simula il funzionamento del cuore e dei polmoni. Quando ormai si trovava in condizioni disperate e’ giunta la notizia della morte di un coetaneo israeliano, i cui genitori acconsentivano al trapianto degli organi. La vita di Mussa, precisa Ynet, e’ stata salvata in extremis. La nonna del bebe’ palestinese, Tamer Assaqra, ha detto al sito Ynet che vorrebbe ora incontrare i genitori del bebe’ israeliano. ”Mi auguro che episodi come questo – ha aggiunto – servano ad avvicinare i due popoli”.