“Non basta una conferenza sull’antisemitismo,
l’Unesco deve smettere di praticarlo”. Con queste motivazioni il premier
israeliano Benyamin Netanyahu ha declinato un invito dell’Unesco a partecipare
ad un convegno sull’antisemitismo organizzato a New York a margine dell’Assemblea
generale dell’Onu in corso al Palazzo di Vetro. “Ho deciso di non
partecipare – ha aggiunto – a causa delle persistenti ed importanti accuse contro
Israele. Dal 2009 l’Unesco ha varato 71 risoluzioni contro di noi e solo uno contro
tutti gli altri paesi messi insieme: un oltraggio”. L’Unesco – ha
proseguito il premier – “deve smetterla con l’assurdità di passare
provvedimenti che negano la connessione tra il popolo ebraico e la nostra
eterna capitale Gerusalemme. Non importa quello che dice: il Muro del Pianto
non è Territorio palestinese occupato né la Tomba dei Patriarchi a
Hebron…”. Netanyahu ha poi confermato che Israele non farà parte dell’Unesco
fino a che l’organismo dell’Onu “non la smetterà di negare la storia e
comincia a stare dalla parte della verità”.