”Chi ci minaccia di distruzione pone sè stesso in un simile pericolo. E comunque non ci riuscirà”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu rivolgendosi all’Iran in un discorso tenuto nel centro nucleare israeliano di Dimona. Israele non ha mai ammesso o smentito di avere armi nucleari, adottando una politica di “ambiguità strategica”. Secondo i media internazionali, l’arsenale nucleare israeliano viene realizzato a Dimona. “In Medio Oriente e in molte parti del mondo c’è una semplice verità: non c’è posto per i deboli… i forti sono rispettati, le alleanze si fanno con i forti e alla fine è con i forti che si fa la pace”, ha detto Netanyahu, intervenendo alla cerimonia per intitolare il centro a Shimon Peres, lo statista israeliano premio Nobel per la Pace che svolse un ruolo centrale nella costruzione di Dimona ma anche nella pace con i palestinesi. Nel suo discorso, riferiscono i media israeliani, Netanyahu ha puntato il dito contro l’Iran, ribadendo che Israele si opporrà in ogni modo al consolidamento della presenza militare di Teheran in Siria. Dopo aver sottolineato gli effetti delle sanzioni economiche americane sull’Iran, il primo ministro israeliano ha aggiunto che intende lavorare attraverso canali diplomatici “per fare pressione sul regime pericoloso ed estremista” di Teheran. “Siamo al lavoro – ha aggiunto – per impedire che l’Iran si stabilisca in Siria. Non desisteremo da questo scopo così come dagli sforzi per cancellare il cattivo accordo sul nucleare con Teheran. L’esercito continuerà ad agire con totale determinazione e tutta la sua potenza contro i tentativi dell’Iran di portare truppe e armi avanzate in Siria”.