Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    COMUNITÀ EBRAICHE DEL MEDITERRANEO: TRANI

    Raccontare la Puglia ebraica significa saltare veloci lungo la linea del tempo: dall’epoca romana al 1541 e poi di nuovo ai primi del novecento per arrivare con un’accelerazione improvvisa fino ai giorni nostri. Infatti quella che si sta vivendo in Puglia è una vera e propria rinascita di cui Trani indubbiamente la protagonista principale. In moltissimi centri la toponomastica ricorda la presenza ebraica anche quando la presenza fisica è oramai scomparsa da secoli. A Trani, appunto, passeggiando per il quartiere che scende dalla Cattedrale al Porto si percorrono: via La Giudea, via della Giudecca, vico La Giudea, via Mosè di Trani e largo Scolanova. Quest’ultimo è di particolare interesse perché conserva nella sua storia gli strati e le commistioni di una vicenda molto antica: la chiesa di Santa Maria Scolanova infatti venne costruita nel XII secolo al posto di una sinagoga preesistente, in realtà una delle quattro sinagoghe esistenti nell’allora quartiere ebraico della città. Oggi vi si accede per mezzo di una scalinata esterna addossata alla facciata occidentale dell’edificio che è costruito tutto in pietra ma, soprattutto, Santa Maria di Scolanova è ridiventata Sinagoga: lì il piccolo gruppo di ebrei tranesi è tornato ad officiare il suo culto, a studiare ebraico, a organizzare iniziative culturali e festival aperti alla cittadinanza.

    Il sud Italia in questi ultimi anni è interessato da una vera e propria rinascita ebraica. Il decreto di espulsone di tutti gli ebrei dal Regno di Napoli dell’ ‘Imperatore Carlo V nel 1541 mise fine infatti alla folta e distribuita presenza degli ebrei nel sud Italia. Eppure, come l’acqua ruscella per grotte sotterranee, anche la memoria ebraica si è conservata, a volte inconsapevole, negli usi e nei costumi di molte famiglie che stanno nuovamente avvicinandosi all’ebraismo attraverso percorsi di studio. Ma è un percorso tutt’altro che concluso: vi sono infatti molte persone che scoprono ora l’origine ebraica di usi custoditi gelosamente e segretamente nel timore di incorrere nelle ire del popolo o nelle maglie della giustizia. L’uso di accendere i lumi del sabato in forme nascoste è una delle manifestazioni più comuni, la panificazione il venerdì perché il pane fosse pronto per lo shabbat – il sabato ebraico – così come alcune norme del lutto che sono intimamente connesse con le tradizioni del meridione. Scoperte che possono cambiare una vita e che stanno cambiano anche gli itinerari culturali e turistici di una regione bella e accogliente come la Puglia.

    La sinagoga di Trani fa rifermento alla comunità ebraica di Napoli (la più a sud tra le comunità ebraiche ufficiali), per informazioni si può consultare: www.napoliebraica.it.

    CONDIVIDI SU: