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    Ponza. Quando il linguaggio politico supera i limiti della decenza

    Anche in politica ci vorrebbe moderazione ma soprattutto la capacità di saper distinguere situazioni e situazioni. Invece non è così e troppi sono gli esempi di eccessi, di uso di linguaggi offensivi, di derisione degli avversari politici. L’ultimo triste esempio – come raccontano le cronache – è avvenuto qualche giorno fa in un Consiglio comunale nell’isola di Ponza. Si discuteva del Pai – Piano di assetto idrogeologico – che è lo strumento normativo con cui ogni Comune regola e controlla tutto il territorio comunale dalle zone per gli insediamenti urbani a quelle ritenute a rischio. Come al solito discussioni animate tra maggioranza ed opposizione ma sempre nel merito. Fino a quando l’ex sindaco Vigorelli se ne è uscito, al termine del suo intervento, con una infelice affermazione: “Andate a prendere lezioni ad Auschwitz!”. A noi poco importa che decisioni siano state prese nel Consiglio comunale, a noi importa stigmatizzare un linguaggio che banalizza una tragedia, quella della Shoah, sulla quale l’umanità dovrebbe sempre interrogarsi con rispetto e con un senso di vergogna. Trascinare vittime e carnefici di Auschwitz nell’aula consiliare di Ponza non è francamente un bel sentire.

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