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    Iran, generale accusa: «Israele ci ruba le nuvole»

    Non bastavano le tensioni tra Israele e Iran sul
    nucleare iraniano e sul supporto militare che Teheran dà alla Siria, con il
    tentativo di infiltrare proprie truppe a ridosso del confine israeliano sul
    Golan. Ora ad inasprire ulteriormente i rapporti tra i due Paesi ci si mette di
    mezzo anche la siccità che ha colpito le regioni meridionali dell’Iran, dove da
    settimane la popolazione civile è in rivolta per la pessima qualità dell’acqua
    potabile. Cosa c’entra la siccità iraniana con Israele ? Nulla se non fosse che
    il generale di brigata Gholam Reza Jalali, comandnate della difesa passiva – e che
    soffre evidentemente di una sindrome da complotto – ha accusato lo Stato
    ebraico di “rubare le nuvole”. Anzi il generale ha detto di più che Israele
    avrebbe squadre congiunte che lavorano per assicurare che le nuvole che entrano
    nel cielo iraniano non siano in grado di scaricare la pioggia. «Siamo di fronte
    a un fenomeno di furti di nuvole e di neve», ha aggiunto Jalali che rincarando
    la dose ha citato una indagine interna che mostrerebbe che oltre i 2.200 metri
    di altitudine tutte le aree montane tra l’Afghanistan e il Mediterraneo sono
    coperte di neve, tranne che in Iran. Insomma un complotto a tutti gli effetti. Praticamente
    inascoltata è stata la smentita del direttore del servizio Meteo iraniano. Come
    al solito per gli ayatollah è più facile accusare Israele di tutti i mali,
    piuttosto che fare una sana autocritica su un regime che non ha a cura i suoi
    cittadini.

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