Ad un anno di distanza, hanno preso avvio ieri i “passi pratici” per la fondazione di ‘Ramat Trump’ la località sulle Alture del Golan dedicata dal premier Benyamin Netanyahu al presidente americano per il suo riconoscimento della sovranità israeliana sulla zona conquistata alla Siria durante la Guerra dei 6 Giorni del 1967. L’annuncio è stato dato dallo stesso premier nella riunione di governo a Gerusalemme. Ramat Trump (in ebraico le ‘Alture di Trump’) fino allo scorso giugno si chiamava Bruchim, un agglomerato di piccole rustiche case di campagna arroccate su una collinetta in cui vivevano 15 persone, in prevalenza immigrati russi. Secondo i progetti di sviluppo dopo la decisione di Netanyahu, il posto è destinato a crescere grazie all’arrivo di ebrei americani e canadesi, intenzionati a trasferirsi nel luogo. Altamente bucolico ma piuttosto isolato, Bruchim – ora Trump city – faceva parte di Kela Alon, un insediamento molto più benestante e organizzato. Alla cerimonia per il nuovo nome, partecipò l’intero governo israeliano e l’ambasciatore Usa David Friedman.