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    FASE 3: ISRAELE, VIA LIBERA A MATRIMONI FINO 250 INVITATI

    Malgrado una ripresa dei contagi da coronavirus, il governo israeliano ha dato il via libera a feste per cerimonie religiose con un massimo di 250 invitati. Il provvedimento riguarda matrimoni, circoncisioni, oltre a bar e bat mitzvha, feste che celebrano la maggiore età religiosa. In base alle nuove linee guida, che entreranno in vigore da oggi, gli organizzatori dovranno scegliere locali abbastanza grandi per garantire distanze sociali di due metri fra gli invitati. La lista dei presenti, con i recapiti, dovrà essere conservata per 20 giorni in modo da rintracciare tutti in caso di contagio. Il tetto di 250 persone non comprende il personale. Per tutti gli altri eventi rimane il limite massimo di 50 persone e l’obbligo di svolgimento all’aperto. 

    Il via libera alle feste per eventi religiosi arriva mentre Israele sta assistendo ad una ripresa dei contagi. 

    Il numero complessivo dei casi positivi di coronavirus ha superato oggi in Israele la quota di 19.000, dei quali 15.360 sono comunque guariti o in fase di guarigione. Lo ha reso noto il ministero della sanità. Con la progressiva ripresa dei contagi negli ultimi dieci giorni, 15.963 persone sono state poste in isolamento cautelativo nelle loro abitazioni. I malati accertati sono 3.268, 26 dei quali sono in rianimazione. I decessi sono stati finora 300. 

    Alcuni giorni fa il primo ministro Benyamin Netanyahu ha esortato tutti al rispetto delle regole di igiene e distanziamento sociale, avvertendo che il governo potrebbe essere costretto a ripristinare alcune restrizioni. Nel frattempo il governo ha congelato i piani per riaprire cinema e teatri e la piena ripresa del servizio ferroviario. 

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