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    Comunità Ebraica Roma: perché si condanna Israele e si tace delle minacce mortali dell’Iran?

    La Comunità Ebraica di Roma assiste amareggiata al silenzio della maggior parte della classe politica italiana che non ha reagito alle recenti e più dure minacce contro Israele, pronunciate dalla Guida suprema iraniana Ayatollah Khamenei, che ha parlato di ‘soluzione finale’ dello Stato ebraico e del sionismo. Parole terribili che avrebbero dovuto suscitare una ferma presa di posizione e di condanna da parte dell’intero Parlamento italiano.

    “Serve una solidarietà corale della politica italiana a difesa dello Stato ebraico – ha scritto in un tweet la presidente della Comunità, Ruth Dureghello -. Questa è la minaccia più grande alla stabilità della regione”. 

    Una preoccupazione che non sembra colpire i nostri deputati, che forse pensano si tratti solo di parole al vento. La politica iraniana contro Israele non è fatta purtroppo solo di parole ma di azioni concrete: prosegue il progetto di armare con ordigni nucleari i missili a lunga gittata che già ora possono arrivare persino in Europa; è documentata l’attività iraniana che sostiene militarmente ed economicamente i terroristi filo iraniani di Hezbollah (che la Germania ha inserito nella blacklist dei gruppi terroristici e l’Italia no), e che solo pochi mesi fa avevano provato ad infiltrasi in Israele attraverso tunnel sotterranei; prosegue il tentativo del regime di Teheran di trasferire in Siria armamenti balistici e di posizionare truppe iraniane a ridosso del confine israeliano sul Golan; non si è mai fermato il piano terroristico dell’Iran di colpire in qualsiasi parte del mondo obiettivi israeliani o ebraici, come nel caso della strage contro turisti israeliani all’aeroporto Burgas in Romania.

    Davanti a tutto questo si preferisce il silenzio, quasi che non ci si rende conto dell’instabilità e della minaccia alla pace che viene dall’odio iraniano.

    “Bisognerebbe spiegarlo – ha scritto in un tweet il vicepresidente Ruben Della Roca – a chi ancora si ostina a far firmare appelli contro Israele con grande disonestà intellettuale. Dove stanno i 70 parlamentari quando i neonazisti teocrati iraniani minacciano un nuovo sterminio contro il popolo ebraico?”

    Una domanda che per ora non riceve risposta.

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