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    “Mada Advances”. L’impegno di giovani ricercatrici ebree: portare la scienza in tutte le case

    di Giorgia Caló e Miriam Spizzichino

     

    È nata una nuova piattaforma online di divulgazione scientifica creata e gestita da un team di ricercatrici e studentesse che vivono in Italia e in Israele. Dieci giovani donne che vogliono divulgare i progressi scientifici, cavalcando anche le paure del momento per cercare di placarle. Il Coronavirus ne è un esempio lampante poiché tramite infografiche, articoli e dei semplici glossari ne spiegano il decorso e tanto altro ancora, evitando di cadere nella trappola delle fake news.

    Il nome della piattaforma non è scelto a caso: “Mada” significa “scienza” in ebraico, mentre “advances” viene dall’inglese “progressi”.

    Con termini semplici e spiegazioni chiare sono riuscite a rendere la scienza a portata di chiunque voglia interessarsi con un semplice click e la coordinatrice del progetto Shirley Genah ha deciso di raccontarci come funziona la piattaforma che gestisce insieme alle sue colleghe.

    In cosa consiste questa piattaforma e come funziona?

    “Mada Advances nasce come canale di divulgazione scientifica creata e gestita da un team di giovani ricercatrici e studentesse, sparse tra Israele e l’Italia, accomunate da una forte passione per la scienza. Il nome che abbiamo attribuito a questa iniziativa deriva dall’ebraico “Mada”, ovvero scienza, e dall’inglese “Advances”, che significa progressi, e definisce in maniera molto chiara quello che è il nostro comune obiettivo, ovvero divulgare e spiegare i progressi nel settore scientifico. La nostra strategia di comunicazione si basa principalmente sulla pubblicazione costante di articoli scientifici. Siamo coscienti del fatto che alcune volte la scienza si esprime in termini complessi e poco comprensibili, è proprio a causa di questa cripticità che molte persone si sentono scoraggiate nell’affrontare determinati temi e decidono di non avvicinarsi. Per questo motivo sul nostro sito abbiamo creato una sezione dedicata alle nozioni di base della biologia sotto una forma grafica, per facilitare la spiegazione dei concetti scientifici più complessi e rendere le informazioni disponibili a tutti”.

    Com’è nata l’idea di questa iniziativa?

    “L’idea è nata circa un mese e mezzo fa e si è sviluppata in collaborazione con le mie colleghe e amiche di Roma, Milano e Tel-Aviv che tengo a citare e ringraziare per il loro costante impegno: Sharon Spizzichino, Nicole Pavoncello, Carlotta Jarach, Miriam Sonnino, Charlotte Eman, Alessia Campagnano, Giorgia Calò (1995), Micaela Sasson e Giorgia Sasson. Ci possiamo ritenere un gruppo abbastanza fortunato perché fin da subito abbiamo trovato una forte affinità e abbiamo sempre condiviso le stesse linee di pensiero in modo univoco. Non è semplice unire le menti di undici persone. Tornando a noi, l’iniziativa nasce in un contesto molto difficile per la scienza, una disciplina spesso sottovalutata nel nostro paese alla quale, secondo noi, non viene attribuito il giusto merito. Se si pensa alla figura dello scienziato italiano è facile fare la connessione con un tipo di lavoro precario e mal retribuito nonostante le molte ore di lavoro (fortunatamente non sempre è così). La situazione si complica ulteriormente se focalizziamo l’attenzione sulle donne nella scienza. Nonostante tantissime donne oggi scelgano di intraprendere questo percorso, forse anche più degli uomini, esistono tutt’ora delle forti discriminanti di genere che si riflettono poi nella retribuzione e nelle diverse forme di contratto lavorativo.

    Tutto questo discorso non è assolutamente finalizzato a fare della politica, ma serve come contesto per spiegare le motivazioni di questa iniziativa e perché abbiamo deciso di creare un team interamente al femminile, per dare voce ad una piccola categoria con un grandissimo potenziale che potrebbe dare davvero molto alla nostra società. Colgo l’occasione per specificare che la realizzazione di questa piattaforma divulgativa è resa possibile grazie alla collaborazione, sia interna che esterna, di giovani studentesse e ricercatrici. Il nostro canale è quindi aperto ad ogni genere di proposta collaborativa e invitiamo chiunque sia interessato a contattarci!”

    Quali sono i vostri obiettivi?

    “Il nostro obiettivo principale è fare una corretta divulgazione. Il giornalista o comunicatore scientifico è un lavoro a tutti gli effetti, che richiede delle conoscenze specifiche, si basa esso stesso su teorie e regole, pertanto sappiamo che non si può improvvisare. Fortunatamente abbiamo nel nostro team persone capaci e con un background specifico nella divulgazione scientifica. Ci teniamo a ribadire che non ci siamo l’ufficio stampa dei nostri enti di ricerca, né un portale per soli specialisti. Essenzialmente ci rivolgiamo a chi nutre un interesse per la scienza, ma non è propriamente dell’ambito e ne vorrebbe capire il nesso con la cronaca. Vorremmo inoltre concludere dicendo che in questo periodo storico ci troviamo tutti ad affrontare una situazione particolarmente difficile, parlo dell’emergenza coronavirus, e mai come oggi si sente il bisogno di trasmettere informazioni corrette e fare chiarezza su quello che sta accadendo. Purtroppo la disinformazione e le fake news riguardanti vari aspetti del nuovo coronavirus dilagano indisturbati nel web.

    Da molti giorni girano su siti non certificati addirittura delle “ricette” per creare disinfettanti fai da te che, se riprodotte in modo non adeguato, possono risultare non solo inefficaci  contro il virus ma addirittura pericolose per l’uomo con conseguente rischio di grave intossicazione. In questo scenario, essendo  argomento di nostra competenza, riteniamo di dover intervenire in qualche modo per indirizzare le persone verso una corretta e sana informazione”.

     Per saperne di più si può visitare il sito: https://www.madaadvances.com

     

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