
Le feste ebraiche ci aiutano a scandire il tempo, valorizzando momenti della nostra esistenza, dandoci l’occasione di soffermarci su alcuni temi fondamentali per riflettere sul nostro operato.
Con la celebrazione di Pesach, conosciuta anche come Festa della Libertà o Festa della primavera, ricordiamo l’uscita degli ebrei dall’Egitto e l’emancipazione dalla condizione di schiavitù. Le mazzot, consumate durante questa ricorrenza, sono fatte esclusivamente con acqua e farina la cui lavorazione è controllata dai mashghichim (supervisori) sin dal momento della mietitura del grano.
Nei tempi passati, le famiglie con pochi mezzi economici ottenevano gratuitamente questo prezioso alimento dalle istituzioni ebraiche. Prima della produzione industriale delle azzime, a Roma esisteva un forno e un deposito della Comunità Israelitica atti alla cottura e alla conservazione di questo pane non lievitato.
FONTI: Foto tratta da Angelo Piperno, Come eravamo. Per capire chi siamo, Roma, Sabbadini Grafiche sud, 1999